Pianisti di altri mondi al Teatro Franco Parenti

 
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La Società del Quartetto e il Teatro Franco Parenti a Milano: dal loro incontro nasce il ciclo Pianisti di altri mondi – dal jazz alle sonorità contemporanee. Sono previsti otto appuntamenti alla scoperta della musica del ‘900 per un vasto pubblico, anche non abituale frequentatore di concerti.
«La collaborazione fra il Teatro Franco Parenti con la Società del Quartetto di Milano – sottolinea Andrée Ruth Shammah – porta nel nostro teatro una rassegna musicale di grandi interpreti, che rafforza il nostro costante interesse per la contemporaneità. Ancora una volta il Franco Parenti sarà il punto d’osservazione privilegiato del panorama creativo internazionale, in una città come Milano, che oggi è il centro della vita culturale del Paese».
Con questo ciclo di concerti il pubblico ha la possibilità di scoprire un altro degli aspetti importanti del ’900, un secolo drammatico, ma straordinario per la capacità di sconvolgere tutti i parametri tradizionali, un po’ in tutti gli ambiti, basta pensare all’Opera da tre soldi, che parla di prostitute e ladri, dimostrando la tendenza a usare in senso creativo anche quanto viene dal basso. E questo anche in campo musicale.
«Sono arrivato in Italia nel 1974 – racconta Gianni Morelenbaum Gualberto, ideatore del ciclo di concerti – e la musica contemporanea aveva una fama terribile, accompagnata all’idea che non abbia fascino. Ma il ‘900 è un secolo ricchissimo di musica. Con questo ciclo di concerti cercherò di farne vedere la ricchezza e la capacità di incantare».
«Il cartellone – si spiega nella presentazione – è affidato a interpreti di grande notorietà e rilevanza internazionale e unisce impegno, spettacolarità e qualità, esponendo la molteplicità di esperienze che la musica vicina ai nostri tempi sa offrire». I concerti sono la domenica alle ore 11 nella Sala Grande del Teatro. Questi otto concerti affidati a 11 musicisti rappresentano altrettante tappe in un viaggio oltre le frontiere geografiche, stilistiche, temporali «per sfatare il mito di una musica contemporanea incomunicabile e arcigna».

Primo appuntamento, il 19 gennaio 2020, è con Vijay Iyer, autore e interprete celebrato internazionalmente, che spalanca una finestra sulla musica improvvisata.
Il 9 febbraio è la volta di Vanessa Wagner, che mette il suo ben noto virtuosismo al servizio di autori che hanno voluto porsi ai confini fra il linguaggio accademico e la ricchezza dei vernacoli che sincretismi e contaminazioni hanno disseminato lungo tutto il Novecento.
Il pianista Yonathan Avishai il 23 febbraio presenterà un programma che intende illustrare le radici della musica popolare d’autore nel Nuovo Mondo.
Lisa Moore il 15 marzo farà conoscere in modo spettacolare e trascinante il costante connubio fra musica e immagini, fra musica e happening teatrale.
Timo Andres (22 marzo), compositore e pianista dalle doti espressive e strumentali del tutto fuori dal comune, ci porterà nel cuore della nuova musica dei nostri tempi.
Simon Ghraichy (29 marzo) rappresenta simbolicamente e persino fisicamente lo spirito della rassegna. Francese di nascita, libanese e messicano di origini, una gioventù trascorsa in Canada, studi musicali fra Parigi e Helsinki, esplorerà le radici ispaniche della musica del Nuovo Mondo.
Il 5 aprile sarà in scena Jason Moran, che fonde l’improvvisazione con la composizione.
La conclusione del ciclo sarà venerdì 22 maggio alle ore 20.30 ai Bagni Misteriosi, affidata a quattro pianisti.  Emmet Cohen, Aaron Goldberg, Danny Grissett, Dado Moroni saranno protagonisti di una festosa e coinvolgente celebrazione del jazz e di uno dei suoi profeti: Charlie Parker, leggendario sassofonista, uno dei padri del be-bop e uno fra i più influenti intellettuali del Novecento, di cui ricorre nel 2020 il centenario della nascita.

Pianisti di altri mondi dal jazz alle sonorità contemporanee
7 concerti domenica alle 11 + 1 venerdì 22 maggio alle 20.30
a Milano al Teatro Franco Parenti (via Pier Lombardo 14)